"Il servitore di due padroni", testo che ha segnato il passaggio dalla commedia dell’arte alla riforma Goldoniana, è, a detta del suo autore, una commedia giocosa, cioè un'opera d’intrattenimento comica e divertente. Per noi, che ancora lo incontriamo 270 anni dopo la sua scrittura, è uno tra i testi più famosi della storia del teatro, con una modernità ed un attualità sempre fresche e intramontabili.
Tema della commedia, insieme all’amore, è il doppio: Arlecchino (Truffaldino) non è solo il servitore di due padroni che, per uno strano gioco del destino, sono due innamorati alla ricerca l’uno dell’altro, è anche un servitore sciocco ed astuto nel medesimo tempo; sciocco quando agisce senza pensare e accortissimo invece quando l'interesse e la malizia l'addestrano: avere due padroni significa in sostanza avere due pasti invece che uno.
Arlecchino, tormentato dalla fame e dall'ingordigia, è malizioso, abile nello sdoppiarsi, nel mentire, corteggiare e millantare, ma è anche spontaneo e brillante e la sua vivacità fa contrasto con la rigidità e la staticità degli altri personaggi.
Un'esplosione di colori, lazzi, danze, duelli e risate, vi accoglieranno in questo nuovo lavoro tratto dalla commedia "Il Servitore di due Padroni" di Carlo Goldoni. Gli attori vi trascineranno in una grande festa e in un vorticare di emozioni, sulle parole e sulle suggestioni di un'opera intramontabile.
con
SALVATORE AURICCHIO
DIEGO GOTTI
ELENA BENEDETTA MANGOLA
BENEDETTA PIA USUELLI
GIORGIA BIFFI
NIQUE DE ANGELIS
PAOLA EMMA CASELLA
SELENE MONIZZA
ANDREA BRIVIO
regia di
GIOVANNI MOLERI
riduzione di
GIOVANNI MOLERI
Tecnica utilizzata
Commedia dell'Arte
Esigenze tecniche
Tempo allestimento 6 ora
Spazio scenico 8m x 8m
Presa di Corrente 380a e 220a
Potenza 8 Kw.
Durata 60 minuti circa
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